| C O N T R O L L A D I S C U S S I O N E |
| kava |
Inviato - 27/07/2005 : 12:00:48 Inauguro questa parte di forum per sapere quali sono le opinioni dei miei "compaesani" relativamente a quanto accaduto e a quanto sta accadendo nel mondo relativamente agli atti terroristici...oggi ho il piasterllista a casa e non posso muovermi...quindi vi tedio con questo post.
Partirei da una notizia [url]http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=55765[/url] molto allarmante che vi consiglio di leggere prima di proseguire.
Sinceramente questa notizia mi allarma di più di qualsiasi minaccia terroristica perchè, qualora questo "pacchetto sicurezza" venisse davvero applicato, verrebbero gettate le basi per un cambiamento radicale dello stato di diritto in cui vivamo. (Ci viviamo vero???)
Dei fatti di Londra non mi ha stupito in particolar modo la gravità degli attentati...era ovvio che sarebbe successo, lo sapevano tutti! Mi ha però "terrorizzato" il fatto che un povero operaio sia stato "trucidato legalmente" con 8 colpi di pistola alla testa da agenti in borghese. Una esecuzione pubblica, alla pari di quelle che si vedono in televisione, operate dai "terroristi incappucciati". La cosa poi più assurda è che, dopo essersi scusati (da ottimi inglesi) hanno anche detto che potrà accadere di nuovo!
Questo è il vero terrore.
Ovviamente non sapremo mai come sono andate le cose ma posso immaginare che se sulla metropolitana incontrassi un "branco" di uomini in borghese che mi puntano le armi addosso e mi urlano qualcosa in una lingua che non comprendo bene, il mio istinto di sopravvivenza mi suggerirebbe di scappare...8 colpi...sono morto.
Dove stava la "politeness" inglese? Si sono bevuti il cervello? Io a Londra non ci andrò mai più...cazzi loro...come ho deciso che mai andrò negli USA o ISRAELE (regimi dittatoriali a mio avviso) dove i poliziotti ti fanno la "perquisa" con faccia a terra e pistola puntata se vai a 20 all'ora in più o se "sembri un kamikaze"...anche da prima dell'11 settembre...
(Fino a un paio di anni fa pensavo che per sembrare un kamikaze dovessi avere gli occhi a mandorla, la pelle gialla e portare una vecchia divisa da pilota, ora basta avere uno zaino ed essere preoccupato per un esame o per lo stato di salute del tuo cane per avere "comportamenti strani" e "fare circospetto")
Io non posso vivere in uno Stato dove un ragazzino di 20 anni può puntarmi legalmente una pistola addosso. Ci vivano quegli imbecilli razzisti di Americani o Ebrei,...a me non sta affatto bene. (Ooops...ho parlato male degli ebrei...tra poco mi faranno chiudere il sito perchè "sembro razzista"...dimenticavo che in Italia non posso dire che gli Ebrei mi stanno sul ***** a causa di quel loro "strano" modo di portare la democrazia, allora fate finta che non l'ho detto ok?)
Cinicamente parlando, i morti italiani per terrorismo sono stati una decina, tutti all'estero e per di più in obiettivi "sensibili". Non mi stupisce il fatto che Sharm sia considerata "sicura" dagli operatori...epperforza! Sharm è stata costruita dagli Italiani! Ci mancherebbe che fanno perdere soldi ad aziende quotate in borsa! Ma se anche scoppiasse una bomba a Roma e facesse 50 morti come a Londra, sarebbero comunque di più le vittime per camorra o per mafia...ma li non usano l'esericito...c'è qualcosa che non va...questa matematica del terrore non funziona!
Questa è una mia opinione personale ma credo che un esercito di poliziotti/carabinieri/soldati, armati fino ai denti, con i nervi a fior di pelle, e per di più con "licenza di uccidere" siano MOLTO più pericolosi di quei 4 coglions che si fanno saltare per aria. Quelli infatti a volte sbagliano e si fanno saltare prima del previsto... L'esercito, sotto quell'aspetto, non sbaglia mai...8 colpi sparano, 8 copli ti arrivano in testa. Poi però ti chiedono scusa (all'estero almeno).
Signori! Biosogna fare qualosa! Possibile che nessuno si muova? Blocchiamoli prima che sia troppo tardi! Protestiamo! Urliamo! Non serve nessun cazzutissimo pacchetto sicurezza! Questa è una cazzata che si sono inventati sfruttando la scia emotiva degli attentati per ridurci schiavi!
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| 15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| venegonoattiva |
Inviato - 03/08/2005 : 06:29:58 il problema stà proprio qui!!! Non dobbiamo necessariamente avere la carnagione olivastra per essere controllati altrimenti confondiamo l'emergenza con il razzismo!!! ...ora, non è che io morivo dalla voglia di venire perquisito alla dogana, ma visto tutta l'emergenza della quale si continua a parlare mi aspettavo qualcosa di piu'(e comunque avevo una valigia e uno zaino).
Per quanto riguarda i "brutti ceffi", penso che per esserlo non sia necessario avere uno zaino, un coltello o che dir si voglia lo si nasconde addosso senza problemi. A Varese in posti come la stazione(per fare un esempio)di zaini ce ne sono pochi(a parte quelli degli studenti che sono moltissimi), ma ogni volta che ci passo mi trovo molto a disagio. Per quanto riguarda la Bossi-Fini sono perfettamente daccordo, è una gran boiata.
Riccardo/Venegono Attiva |
| observer |
Inviato - 02/08/2005 : 23:22:10 beh, probabilmente all'andata lei non è stato fermato perchè non ha la carnagione olivastra e l'aspetto mediorientale... e i "brutti ceffi" alla stazione di Rimini non erano dotati di zaini(??!)

Poi cercare di paragonare la situazione italiana a quella svizzera è un po' azzardato... il rapporto tra risorse disponibili e territorio da sorvegliare è decisamente favorevole agli elvetici (anche un po' troppo scrupolosi a volte... in passato sono stato perquisito in mutande più di una volta... la colpa? un legittimo sospetto dovuto alla mia nazionalità italiana? mah!)
Il problema è che qui siamo scrupolosi solo dove ci fa più comodo... la legge bossi fini è una vergogna! provate a passare un giorno in questura all'ufficio immigrazione (l'ho fatto con un amico- turista extra shengen- che doveva, per legge, chiedere il permesso di soggiorno dopo 8 giorni, nonostante avesse un visto rilasciato dall'ambasciata italiana nel suo paese) Io e lui abbiamo perso una mattinata; 14,62 euro; delle foto tessera e un po' di pazienza... ma in coda c'era gente che perdeva una giornata di lavoro, aveva chiesto permessi per sentirsi rispondere picche, fare code interminabili, trovare addetti allo sportello che, con tutta la buona volontà, non hanno i mezzi per comunicare correttamente con tutti, non hanno i mezzi per esudire tutte le legittime richieste di questi lavoratori regolari che devono costantemente sottoporsi all'umiliazione della richiesta di un permesso... permesso per chiedere il permesso, permesso di soggiorno, permesso... poi sono dell'avviso che più si stringono le maglie dell'immigrazione regolare più si incentiva il canale alternativo... sono cose che mi mandano in bestia! poi proprio noi ci mettiamo a fare i difficili... il mondo è pieno di italiani, ovunque ci guardavao dall'alto in basso, in ogni famiglia c'è almeno uno zio, un nonno, un cugino emigrato da qualche parte... possibile che questo non significhi nulla? |
| venegonoattiva |
Inviato - 02/08/2005 : 13:39:53 maggiori controlli??? ci prendono in giro!!! Venerdi sono andato a Rimini in treno partendo da Mendrisio e passando la dogana di Chiasso con uno zaino nessuno si é degnato di chiedermi un documento (non dico di perquisirmi, anche se avrebbero dovuto farlo, ma almeno un documento per vedere chi sono!!!) Arrivato a Rimini ho visto tantissime brutte facce alla stazione, c'era anche la polizia che però (mi sono fermato 15 minuti ad osservare) non ha fatto altro che rompere le balle ad un barbone che dormiva e tampinare alcune piacenti ragazze che erano scese dal treno, le brutte facce che c'erano nemmeno venivano considerate.Le stesse scene le ho viste ieri al mio ritorno, con la differenza che i Doganieri Svizzeri hanno controllato il mio zaino, i miei documenti e mi hanno fatto un sacco di domande sul perché essendo residente a Venegono e provenendo da Rimini andavo in treno fino a Mendrisio, quando ho detto che lavoravo in Svizzera ed ero partito dal mio posto di lavoro (dove avevo lasciato la macchina che stavo andando a recuperare), hanno controllato ai loro terminali verificando che tutto corrspondeva a verità prima di lasciarmi passare. CI PRENDONO IN GIRO!!! Riccardo/Venegono Attiva |
| alelim |
Inviato - 29/07/2005 : 22:50:19 Vi lascio un'articolo di Giorgio Vittadini sull'argomento (purtroppo non posso linkarvelo perchè me l'hanno inviato in word). Molto di ciò che c'è scritto è stato trattato nei post precedenti, e molte delle mie idee coincidono con quanto scritto di seguito. A voi...
IDEOLOGIE ABERRANTI
Un pretesto chiamato Allah Giorgio Vlttadini*
• Che differenza c’è tra il clima di terrore fondamentalista di oggi e il periodo degli anni di piombo delle Brigate rosse, con tutte le polemiche che lo caratterizzarono? Lo si capisce leggendo sui giornali gli interventi - ormai quasi quotidiani - di Magdi Allam e di intellettuali laici come Ernesto Galli Della Loggia o Angelo Panebianco che, invano, continuano a ripetere verità scomode nella confusione imperante - La profonda differenza tra quegli anni ed oggi è la non chiarezza politica e antropologica rispetto al terrorismo. Gli attentati in Irak sono oramai un fatto quotidiano. eppure è politicamente «scorretto» enfatizzare il fatto che venticinque bambini e decine di persone inermi siano assassinati al mercato, mentre pregano in una moschea o a causa del fatto che, per uscire dalla miseria e cercare di dare un ordine al proprio Paese, vogliano lavorare nella polizia. Non importa se il 71% degli iracheni ha espresso il proprio voto nelle prime elezioni democratiche rischiando la vita e se donne coraggiose, a capo scoperto, hanno fieramente mostrato ai fotografi il dito intriso di blu, segno del voto effettuato. Analogamente, in Italia come in altri Stati europei, si nega l’evidenza che molte moschee, centri culturali e università sono in realtà centri di reclutamento per terroristi, commettendo un errore uguale e contrario a chi demonizza a priori il mondo islamico. C’è da chiedersi da dove origini quella singolare schizofrenia di chi, da un lato, si batte in Occidente per le difesa a oltranza dei diritti (anche a costo di alimentare lo scontro sociale) e di ogni tipo di garantismo e, dall’altro, non riesce a condannare con chiarezza il terrorismo. Questa convergenza non è casuale. Il terrorismo e il fondamentalismo islamico non sono una vera manifestazione religiosa: appartengono alla famiglia delle ideologie moderne, sistemi teorici mostruosi che fondano costruzioni sociali e politiche su concezioni aberranti dell’uomo. Chi non riesce a condannare con chiarezza il terrorismo, cattolico, marxista o no global che sia, lo fa perché è anchesso succube di ideologie che mistificano la realtà, giustificando il terrorismo come fase di una battaglia politica che deve ribaltare le ingiustizie di un mondo in cui il nemico è l’imperialismo delle nazioni ricche. L’ideologia in questo caso fa dimenticare a questa gente che il credo del terrorismo non ha nulla a che fare con qualunque tipo di liberazione. E’ il credo di chi opprime in modo indegno le donne; disprezza la vita; nega ogni tipo di libertà; impedisce lo sviluppo sociale, come si vede negli attacchi ai centri turistici; fa della guerra e della violenza lo strumento di lotta (non solo verso gli imperialisti se si pensa al milione di morti della guerra tra Irak e Iran), uccide i poveri d’Occidente; persegue, pensiamo ad Hamas, non i diritti del popolo palestinese, ma l’islamizzazione della Palestina. L’unica arma efficace contro la violenza terroristica è buttare a mare le visioni ideologiche e usare il discernimento e la ragione, figli prima della tradizione cattolica e poi della miglior cultura laica e socialista occidentale. Questo discernimento fa rifiutare anche l’opposta ideolo gia dello scontro di civiltà propria dei neocon, che ha fatto scegliere agli americani la strada della guerra in Irak contro il giudizio del Papa, così miope da portare non solo alla radicalizzazione dello scontro e al proliferare del terrorismo, ma anche da rendere possibile una prossima Costituzione irachena basata esplicitamente sulla Sharia. Che fare, allora? La ragione e il discernimento faimo capire, al di fuori di disquisizioni astratte, che gli interlocutori possibili, i cosiddetti musulmani moderati sono coloro che, partendo dal loro credo accettano il fatto che ciascun uomo vale più di tutto l’universo, come amava ripetere don Luigi Giussani. Collaborare con queste persone, le più danneggiate dal fondamentalismo, sostenere le loro iniziative e reprimere chi viola la legge è aspetto fondamentale e razionale della lotta al terrorismo. Nella stessa direzione va il rilancio del libero interscambio commerciale di veri imprenditori e operatori sociali nel Mediterraneo, che dal 2010 sarà area di libero scambio, invece di finanziare movimenti terroristici, mascherati da associazioni culturali e sociali. E proprio da questo spirito di razionalità ed equilibrio trae origine la politica di chi, come il ministro Pisanu, uscendo dalle impostazioni politiche ideologiche degli Zapatero spagnoli e nostrani e di chi per convenienza elettorale diventa politicamente succube di queste posizioni, è tanto inflessibile verso il terrorismo e deciso nel sostenere le ragioni del peace keeping, quanto teso a ricercare il dialogo con i «musulmani moderati» e a recuperare il rapporto con quei capi di Stato, fino a ieri lontani da posizioni a favore della pace. Non mancano perciò modelli da seguire: bisogna liberarsi dall’irrazionalità ideologica.
*Presidente di Fondazione per la Sussidiari età
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| alelim |
Inviato - 29/07/2005 : 22:22:52 Mi chiedo: ma è mai possibile che si pensi che i nostri soldati sono in Iraq a fare niente, salvo controllare i pozzi Eni? Però magari, per fare inacazzare un po' i kamikaze, qualche iracheno lo ammazzano (oltretutto esistono chiare regole d'ingaggio)... Ma in che mondo vivete??? Vabbè che l'informazione da noi sarà quel che sarà, ma credete che se queste cose avvenissero realmente nessuno le solleverebbe? Ma dai... Torniamo con i piedi per terra e siamo un po' realisti, e non sempre sospettosi e miscredenti su ciò che REALMENTE accade nel mondo... Buona parte dei "nostri" sono in Iraq ad addestrare la polizia irachena, oltre a fare ciò che è stato fatto anche in Bosnia e in Somalia (operazioni note e di cui l'attività svolta è documentabile). Non dico molto, ma credere un po' a quello che dicono i giornalisti??
Al proposito, anch'io posso condividere che la nostra sia una falsa "missione umanitaria" (non fosse altro perchè la c'era la guerra e c'è la guerriglia), ma allora dovremmo forse lasciare l'Iraq in balia dei kamikaze (che, fino a prova contraria, adesso fanno saltare i civili, mica i militari...)? Credo che una nazione come l'Italia debba avere l'obbligo di aiutare un popolo (come lo erano quello bosniaco e quello somalo, e come erroneamente non sono stati aiutati molti altri popoli martoriati come quello ugandese, quello ruandese, ecc.) e rimediare ad una situazione creatasi a causa di una guerra sbagliata...
E poi...
quote: Messaggio di kava
Quello che mi manda in crisi è proprio la nostra arroganza nell'auto definirci superiori in qualsisasi campo...
Il "problema" sta nel fatto che noi siamo liberi di esprimere le nostre idee, acquistare un quotidiano, guardare un telegiornale, poter scrivere su internet opinioni senza essere perseguiti per ciò che si scrive, ecc. Per non parlare del fatto che le nostre donne possono andare in giro senza maniche, possono giudare, quando riteniamo opportuno possiamo anche cambiare religione, possiamo addirittura diventare omosessuali.
Ecco, esistono alcune civiltà in cui queste libertà non ci sono. Se rubi, ti tagliano una mano. Se sei donna, quando nasci, ti infibulano. Se scrivi un libro che non va bene a chi comanda, ti condannano a morte con una fatwa, e via discorrendo. Ora, siccome io ritengo che una società è tanto più evoluta quanto lascia la libertà all'uomo di valorizzare la propria persona, i propri desideri e le proprie aspettative, devo dire che rispetto ad altre società la nostra è un gradino sopra le altre, cioè... superiore.
Però non si può dire, perchè è offensivo, perchè altrimenti andiamo in crisi per la nostra arroganza, e allora ci rifugiamo dietro al più politicamente corretto "diverso".
Comunque, tornando al titolo di questo forum, le leggi speciali sono state approvate, e devo dire che, non so voi, ma un po' mi mettono paura... Però al telegiornale hanno detto che il quarto attentatore di Londra era a Roma, comunque dai, sono tranquillo perchè è peggio una legge speciale, un ragazzo somalo cosa mai sarà...  |
| kava |
Inviato - 29/07/2005 : 19:14:20 Purtroppo è stato proprio l'occidente a creare casini nei posti citati, ovviamente non adesso ma anni addietro.
IRAQ: Stato "inventato" dagli inglesi, tracciando linee rette, all'inizio del secolo scorso senza tener conto delle diverse etnie che lo popolavano, ma tenendo solo conto dei possedimenti petroliferi di proprietà della British Petroleum.
PALESTINA: Questione aperta da quando l'ONU ha creato lo stato di David.
AFGHANISTAN: Terra di confine martoriata prima dai Russi e ora, dopo che i Russi hanno distruto tutto quello che si poteva, dagli americani che cercano di distruggere pure i sassi...
I Talebani vivono come vivevamo noi 150 anni fa... Del resto, quando non ti restano che sassi, è difficile copiare il modello "occidentale"
I Curdi sono stati gassati da Saddam che per questo è stato giustamente definito criminale ma, da quanto ne so, non è che i Turchi li amino particolarmente, forse non li gassano...ma chissà cosa gli fanno. Solo che i Turchi sono amici di Bush e combricola...da decenni ormai, fin dai tempi dei vecchi missili Jupiter...dunque sue pesi e due misure. Poi, visto che parliamo di Curdi, com'è che non riescono ad ottenere dall'ONU quello che invece hanno dato agli Ebrei?
Quello che mi manda in crisi è proprio la nostra arroganza nell'auto definirci superiori in qualsisasi campo...questa cosa è una brutta abitudine che abbiamo preso dai nostri amiconi americani che da sempre prediacano bene e razzolano male... Qualche esempio?
Loro possono sorvolare qualsiasi stato sovrano con i loro aerei spia, ma se per caso qualcuno si sogna di abbatterli allora si incazzano pure e, seguendo il loro protocollo, devono distruggere la base aerea/missilistica dal quale è stato sferrato l'attacco.
Loro non vogliono che gli altri stati del mondo abbiano armi NBC, ma loro ne hanno, di più di tutti gli altri messi assieme.
Loro non concedono l'estradizione verso gli altri stati, ma si sentono liberi di venire in Italia a prelevare con la forza un nostro ospite (gradito o no è sempre "affar nostro").
I loro militari in giro per il mondo possono fare quello che vogliono, anche tranciare i cavi della funivia, ma per legge (una loro legge), non possono essere processati da un tribunale straniero. Vogliono essere loro a farlo, proclamarli innocenti e innalzarli pure di grado.
Tutto l'oro del mondo lo tengono loro, e ogni stato del mondo deve stampare tanti soldi quanto oro ha. Ma loro si sentono liberi di stampare tanti dollari quanti ne desiderino, sempre sulla base del principio: "noi siamo più forti...".
Sinceramente sto bene in Italia, non mi sognerei mai di dire che preferirei essere talebano o curdo, però noto che, oltre ad essere più ricchi, siamo anche più forti, furbi, arroganti e a volte criminali degli "altri".
Non so come si possa fare a guarire da questa forma di spacconeria acuta, forse semplicemente non si può...però allora apprezzerei che Bush, Berlusconi o Blair, almeno per una volta nella Storia, la piantassero di raccontare balle e dicessero chiaramente quello che stiamo facendo al mondo... Se mi dicessero chiaramente: "Guarda, purtroppo il petrolio sta finendo, il legno sta finendo, l'acqua potabile e il grano pure, abbiamo ancora 30 anni di vita poi moriremo di fame, malattie, freddo... Dobbiamo necessariamente affamare il mondo intero per non morire di fame a nostra volta...cosa vuoi fare? Stai con noi?"
In quel caso, mosso da pietà per me stesso e per la mia società, probabilmente con le lacrime agli occhi per l'emozione di aver sentito per almeno una volta la verità, molto probabilmente direi di si.
Ma me lo devono dire! Non accetto le cazzate che spara Berlusconi o Fede sui nostri "soldati di pace", eroici martiri...
Tutti mercenari...che vanno in Irak (pagando tangenti ai colonnelli a volte) per pagarsi il mutuo in meno tempo...altro che eroi. Sono semplicemente dei caduti sul lavoro...come un muratore che cade da un ponteggio...è la stessa cosa....un muratore non è eroe se muore sul lavoro. Al muratore però non fanno il funerale di Stato.
Hanno pure detto che Quattrocchi è "morto da eroe"...mi spiace per la famiglia ma non per lui... era un cacciatore di taglie, un mercenario...uno che pensava di lucrare su un dramma epocale...pensava di risolvere i suoi problemi economici andando li...invece gli hanno risolto un altro problema (esistenziale) ora non dovrà più pensare a nulla.
Invece i missionari (religiosi o no) non sono eroi...no, quelli sono "gente che si mette nei guai", comunisti che farebbero bene a starsene a casa...
Poi, le cazzate vanno anche raccontate bene, avete mai sentito cosa fanno i nostri "soldati di pace" a Nassiriya? Non l'hanno mai detto... Si sente solo che ogni tanto sono stati attaccati mentre "pattugliavano" e che hanno risposto al fuoco...qualche volta un ferito Italiano...ma mai che abbiano detto che sia morto un irakeno...eppure gli americani ne ammazzano tanti! O i nostri sono imbecilli, o hanno pallottole finte, oppure ci raccontano balle...grosse balle!
Non ho mai sentito nemmeno che i nostri abbiano "salvato" qualche irakeno, o gli abbiano dato una mano a fare qualcosa, o che abbiano evitato un attentato...niente di niente... ma che ci stanno a fare allora? Perhè hanno rifinanziato la missione se non fanno niente? Non è che per caso quando "pattugliano" controllano solo i pozzi dell'ENI che, casualmente, stanno proprio a Nassirija [url]http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/esteri/iraq53/petroliorai/petroliorai.html[/url]
Dunque non "peace keeping" but "oil keeping".
Pace
Anzi...tutt'alro...
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| alelim |
Inviato - 29/07/2005 : 17:11:52 Ovviamente non credo all'esportazione della democrazia (perlomeno come la intende una certa dottrina neocon e come è stata applicata in Iraq). Guardando i fatti, comunque, non sembra che abbia funzionato... Come non credo alla storiella trita e ritrita per cui è l'occidente a seminare terrore e morte in Afghanistan, Iraq e Palestina... A meno che anche i talebani siano un'invenzione, così come lo sterminio dei curdi... La storia è complessa, ognuno ha le sue colpe, ma penso che ognuno di noi se dovesse scegliere dove vivere preferirebbe comunque l'occidente ai paesi arabi. O sbaglio? Chissà come mai... Perchè dobbiamo sempre essere masochisti con questa storia dell'occidente che è all'origine dei mali di tutto il mondo??? Forse credete che siano buone cose le teocrazie e la sharia??? |
| observer |
Inviato - 29/07/2005 : 14:14:23 Cioè? Chi dovrebbe fermare il terrore? Mi pare implicito un noi, ma non riesco a capire a chi ti riferisci... (o forse faccio il finto ingenuo perchè si tratta della solita storiella trita e ritrita...)
ti pare bene... faccio anch'io il finto ingenuo, di quale storiella trita e ritrita stai parlando? ma non mi dire che credi alla frottola dell'esportazione della democrazia? ti facefo più "accorto" |
| venegonoattiva |
Inviato - 29/07/2005 : 03:10:24 Un saluto a tutti! Riguardo l'argomento vorrei esprimere il mio pensiero che sicuramente non a tutti piacerà. Credo che l'America abbia interessi economici notevoli ogni qual'volta decida di difendere qualcosa o qualcuno. Sarebbero altrettanto preoccupati di portare la democrazia in Irak se fosse privo di PETROLIO? Ma chi sono gli Americani, quelli che hanno sterminato e deportato i PELLEROSSA? Gli stessi che buttarono le BOMBE ATOMICHE in GIAPPONE? Hitler in confronto sarebbe da santificare! Partecipare a una guerra con interessi INTERAMENTE AMERICANI non può che recarci danno, è normale, oltretutto, nella posizione in cui ci troviamo, con UN'INVASIONE di ISLAMICI così massiccia, i veri suicida per una non causa siamo noi. Per continuare, oltre alla pericolosità dei possibili terroristi, abbiamo quotidianamente a che fare con degli stranieri arroganti, presuntuosi e IRRISPETTOSI a qualsiasi tradizione e cultura che non sia la loro. Non vorrei parlare degli EBREI, ma non ce la fò! Mi limito a tener presente che è un popolo in guerra perennemente(da piu' di 2000 anni)e non può aver sempre ragione, se è odiato da tutti ci sarà un motivo. PIERLUIGI LISCI/VENEGONO ATTIVA |
| alelim |
Inviato - 28/07/2005 : 19:33:28 quote: Messaggio di observer
non prendiamoci in giro, per fermare il terrore dovremmo iniziare a non seminarlo...
Cioè? Chi dovrebbe fermare il terrore? Mi pare implicito un noi, ma non riesco a capire a chi ti riferisci... (o forse faccio il finto ingenuo perchè si tratta della solita storiella trita e ritrita...)
Condivido la posizione di G.Bruno, soprattutto quando dice che serve "fredda moderazione". Condivido perchè anch'io, una volta messi i puntini sulle i, sono per una soluzione il più possibile pacifica, come ad esempio il "meticciato di civiltà" di cui parlano Magdi Allam e il card. Angelo Scola. Ma, per l'appunto, mettiamo i puntini sulle i. Della Fallaci non dobbiamo ovviamente prendere i toni le soluzioni, ma serve riconoscere che quantomeno le problematiche sollevate sono reali...
E poi, dov'è questo "islam moderato"? Io ci credo che esista, ma secondo me più che un islam moderato è un islam infedele. Magdi Allam è visto come un islamico moderato. E' un giornalista arguto e intelligente, conosce e apprezza la civiltà occidentale tanto da dare ai propri figli l'opportunità di crescervi e di trovarvi benessere, come ha fatto lui, fuggito dall'Egitto a vent'anni. Ma per il solo fatto di essere un noto giornalista che riconosce il primato della civiltà occidentale come fonte di benessere per sè e per la propria famiglia (come d'altronde è per tutti noi), e di averne quindi mutuato usi e costumi, il Ministero degli Interni gli ha assegnato una numerosa scorta armata, perchè è un infedele che intralcia i piani dell'islam radicale... (raccontando magari proprio le contraddizioni del mondo islamico) Ecco, quindi dovremmo dialogare con gente come Allam. Sì, Allam, e poi? Boh...
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| G.Bruno |
Inviato - 28/07/2005 : 14:38:07 In questa viceda di terrorismo e reazione occidentale, c'è un aspetto che trovo molto inquietante: nella mentalità comune si sta facendo strada l'idea che sia già in atto uno scontro di religioni o civiltà. Ci si è messa pure la solita Fallaci, la settimana scorsa sul Corsera, a soffiare sul fuoco con la sua solita invettiva contro l'Islam, con argomenti diretti più alla pancia che alla mente delle persone e qualche dichiarazione fraintendibile del Papa, per altro subito rettificata. Credo che ora ci sia bisogno più di fredda moderazione che di roventi invettive. Alimentare i sentimenti focosi della gente è molto pericoloso, specie se si innestano su un terreno delicato come quello dei rapporti con una cultura "diversa" dalla nostra (diverso sta qui a significare che l'Islam ha valori diversi dai nostri), un terreno già deteriorato da tempo per via dell'immigrazione (clandestina e regolare) che facciamo fatica a metabolizzare e di qualche facinoroso Islamico che vuole a tutti i costi scontrarsi con gli infedeli. Da qui ad affermare che TUTTO il mondo islamico è complice del terrorismo il passo è proprio breve. Se ci avete fatto caso, in Egitto sono morti più islamici che infedeli, in Iraq è lo stesso. Quindi il problema terrorismo è anche un problema loro. Con sollievo ho letto ieri le dichiarazioni politiche di esponenti di tutto l'arco costituzionale (meno la solita Lega) che invitano al dialogo con l'Islam moderato per isolare "da dentro" il terrorismo e disinnescare lo scontro di civiltà/religione che non gioverebbe a nessuno. Credo che questa sia una via da percorrere perchè non credo all'efficacia di leggi speciali. Aggiungo che l'opinione di observer sui retroscena di questi eventi mi pare più che corretta.
Ai vari problemi si aggiunge anche il tarlo della domanda che mi rode nella testa (e credo che molti se la pongano dopo i fatti inglesi): qual'è il meccanismo che fa diventare un rifugiato politico accolto benevolmente da ragazzino e cresciuto a contatto con i valori occidentali della democratica Inghilterra, un fanatico terrorista kamikaze? Non ho ancora trovato risposte plausibili
Pace |
| kava |
Inviato - 28/07/2005 : 14:00:08 Uno Stato moderno e libero come l'Italia (e pochi altri nel mondo) ha ereditato i princìpi fondamentali sui quali si basa dalle indiscutibili radici cristiane. Quindi secondo me è anche per merito di queste radici cristiane se oggi siamo liberi e godiamo di diritti che in altri paesi del mondo non ci sono. Quello che però è necessario difendere non è la nostra religione ma la cultura portata dalla religione, nel corso di centinaia di anni.
In Francia non vietano il culto delle religioni, semplicemente hanno un grosso problema di immigrazione musulmana ('azzacci loro del resto...le Colonie ce le avevano fino agli anni 60!) e vogliono evitare che la gente possa andare in giro completamente mascherata per ovvie ragioni di sicurezza.
Al liceo ho studiato poco i "promessi sposi" ma ricordo di un capitolo in cui Manzoni scriveva che alla gente non era consentito portare il "ciuffo" poichè esso poteva essere spostato sul viso e non consentire il riconoscimento della persona... quindi credo che già 3 secoli fa non fosse consentito portare Burka o altre maschere simili.
Il fatto che poi vietino la "papalina ebrea" o la croce da 20 centimetri...è solo per un fatto di par condicio ma quello che a loro interessa davvero è che la gente non vada in giro irriconoscibile.
Tornando poi al discorso kamikaze, abbiamo già l'esempio londinese: gli attentatori erano inglesi. Quando capiterà in Italia magari scopriranno che gli attentatori erano Italiani, magari che somigliavano pure a te, o a me, che andavano in giro in Fiat Punto e che avevano il conto corrente alla Banca sotto casa, magari che lavoravano pure come impiegati presso un ufficio pubblico... Come fanno a prenderli? Cosa ne sanno di chi è musulmano e chi no?
Nessuna misura speciale ci potrà salvare dagli attentati...altrimenti in Israele li avrebbero già fermati...o no? Se non sono preparati gli ebrei che da 25 anni hanno a che fare con kamikaze, canibomba,asinibomba,autobomba ecc... Che possono fare le nostre forze di polizia che un kamikaze non lo hanno mai visto?
A dire il vero forse lo hanno visto, o meglio, glielo hanno mostrato in televisione: carnagione olivastra, piedi nudi, turbante in testa, cintura espolosiva attorno al corpo, scimitarra nella cintura
Dubito che ne troveranno uno cosi... |
| observer |
Inviato - 28/07/2005 : 13:57:33 non prendiamoci in giro, per fermare il terrore dovremmo iniziare a non seminarlo... andiamo a parlarne con gli iracheni o con i palestinesi o gli afgani... i punti di vista si ribaltano e le verità cambiano forma! dove starà la vaerità vera? dalla nostra come sempre? dalla parte dei più forti? dalla parte di quelli che fanno la guerra nascondendosi dietro alla democrazia? mah?!? |
| alelim |
Inviato - 28/07/2005 : 12:44:31 Chi ha mai parlato di stato laico o confessionale? Credo che sia OVVIO (a meno che non si sia ideologicamente schierati) che viviamo in uno stato laico... Per stato confessionale io intendo la cosiddetta teocrazia (dove vige una legge religiosa, come ad es. la sharia), ma noi grazie a Dio viviamo in uno stato laico. Se poi si volesse uno stato laicista, dove anche l'evidenza religiosa viene cancellata, questo è un'altro discorso... Ho detto semplicemente questo perchè, secondo me, una civiltà si valuta anche dalla libertà di espressione religiosa... E in ciò penso ci sia una bella differenza tra l'America e altri stati a noi vicini come ad es. la Francia (dove vietano il velo islamico, la croce o la kippah)...
So perfettamente che i kamikaze vogliono che noi alziamo la guardia, ma allora noi cosa dovremmo fare?? Stare tranquilli, farli saltare in aria e poi tornare a vivere come se nulla fosse?? Tanto gli attentati sono "ovvi", no? Credo che noi dobbiamo invece prendere coscienza e consapevolezza del male che c'è nel mondo, di questo male distruttore che vuole disintegrare il nostro popolo, e trovare il modo migliore per combatterlo. Non è fregandocene del terrore che lo sconfiggiamo (anzi, così va avanti e si rigenera), ma prendendone consapevolezza e senza creare allarmismo o false paure. Dovremo conviverci, e allora tanto vale che guardiamo in faccia la realtà e la affrontiamo, qualunque essa sia. A meno che non si voglia lavarsene le mani... |
| gio |
Inviato - 28/07/2005 : 11:30:54 Il nostro, fino a prova contraria, dovrebbe essere uno Stato laico, e non uno Stato confessionale: so che non ci crede nessuno, ma è così! Eppure il terrorismo è islamico, tout court, parlar male di Israele equivale ad essere antisemiti, le radici cristiane dell’Europa vengono sbandierate da bestemmiatori incalliti! (e per favore non tocchiamo l’argomento referendum, di cui ci sarebbe solo da vergognarsi…) Quanto alle leggi di Polizia varate in questi giorni, ho un timore: che per una causa sacrosanta, fermare i possibili terroristi, ci si renda disponibili ad un allentamento delle garanzie civili di cui l’occidente va giustamente fiero. In che cosa ci distingueremmo dai regimi totalitari arabi, dai regimi militari sudamericani, dalle dittature coreane, qualora diminuissimo la nostra tolleranza garantita per legge? Non credete che “007 licenza di uccidere” o “Guantanamo”, “Omicidio mirato”, “Periodo especial”, ma anche solo “Fermo di polizia prolungato” siano adatti come titoli di un B-movie, ma non degni di una società civile? E non credo nemmeno che valga (alelim) il fatto che se uno ha la coscienza a posto non deve temere nulla: quando è partita, una pallottola (anche figurata) non risponde più a nessuno…
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